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ALTRO - MOO 2020

di Gange   —   29 gennaio 2020

Anche quest'anno vi tocca la cronaca chilometrica del MOO, Milano Orbital Orienteering, una divertentissima gara di orientamento urbano con un occhio di riguardo ai mutamenti della città, per dirlo con le parole dell'organizzatore: "una deriva psicogeografica" nella città.

La Squadra di quest'anno era la fusione delle due edizioni precedenti:

Nieddu in modalità segugio,

Io in modalità, ci sono perché l'ho proposto io e speriamo di non smontarci per strada,

Marcello che faceva da mediatore culturale tra noi e la rappresentante svizzera, ovvero la Friz che in queste gare tira fuori tutta la sua competitività.

Vi dico subito che non siamo andati affatto male, 11mi su 53 squadre, qualche errorino ma difficilmente avremmo potuto fare meglio del nono posto.

Un'affluenza veramente massiccia di gente di tutti i tipi, c'erano gli orientisti duri e puri ma c'erano anche gli amici col cappottino della domenica che volevano provare qualcosa di nuovo, la gara è stata studiata veramente bene in modo da poter soddisfare tutti.

Ovviamente la protagonista del MOO è Milano, ma il numero uno rimane Remo, l'organizzatore, che ogni anno non manca di stupirci con le sue trovate.

Quest'anno per esempio c'era una mappa nascosta, alla partenza veniva consegnato un frammento di un QR code, il resto era attaccato ad un muro, ma in scala diversa e per ricostruirlo era necessario inquadrarlo in prospettiva, con il frammento in primo piano.

A quel punto appariva la mappa "Milano WeAk City", che evidenziava altri 7 punti di controllo localizzati in zone della città dove il meccanismo del continuo rinnovamento si è inceppato o non è riuscito a partire.

A proposito dei luoghi di quest'anno...

Il prologo (garetta di orientamento che bisogna concludere per avere il pacco mappe) era in zona Primaticcio con mappa tratta da un tuttocittà dell'85 (quindi non aggiornato)

Confesso di essermi sentito un po' vecchio, avevo dimenticato di quando sfogliavi i tuttocittà per capire dove andare e finivi per perderti.

Il parco del portello:

- inanzitutto mai lasciare troppa mano libera alle Archistar che va a finire che ti chiamano l'angolo dei giochi "infinite flower scent"... ma vaff...

- l'adiacente Piazza Gino Valle con la sede del Milan. Un futuribile spazio lastricato ma molto freddo e privo di verde, oltretutto deserto. Mi ha fatto pensare di essere sul set di un Film di Star Trek durante la pausa pranzo.

L'immancabile Porta Genova/Piazza Gae Aulenti e annessi, a questo giro però nel livello sotterraneo tra banane smart e Tesla.  Remo, abbiamo capito che ti piace questo posto, e come darti torto?

Piazza Piola che condivideva la mappa con Piazzale Gabriele Rosa situata in zona Corvetto. La mappa riproduceva entrambe le piazze divise in spicchi, diabolico.

Poi una lunga attraversata dell'area residenziale di Città Studi attraverso una mappa minimale di linee e punti ci ha portato verso Porta Venezia.

Da li abbiamo deciso di fare una puntata in centro per prendere alcuni dei punti di controllo della Weak City (la mappa nascosta), prenderli tutti era impossibile per noi.

Uno crede ci conoscere almeno il centro di Milano e invece ti ritrovi a correre per vecchie stradine strette di cui ignoravo l'esistenza, quasi luoghi da Promessi Sposi.

A proposito, un'altra diavoleria di Remo era un punto di controllo mobile: in pratica bisognava riuscire a fotografare il tram ristorante dell'ATM che si manifesta in orari ben precisi nel centro. Una missione impossibile per quasi tutti, ma una squadra ha avuto il colpo di genio: è andata al deposito ATM!

Il contrasto è davvero forte quando ti sposti dalla Milano "scìc" del centro a Corvetto. A quanto pare Milano si è così tanto ingrandita a Sud da annettere la Cirenaica.

Raggiungere Symbiosis, uno dei nuovi quartieri superfighi di Milano, arrivando da parchetti vagamente inquietanti è un'altra esperienza straniante.

A questo punto il tempo cominciava a scarseggiare e anche le gambe cominciano a dare segni di cedimento. Nonostante una banana e un litro di bevanda al Sal-cazzo (leggasi integratore salino dal gusto sconosciuto in natura) cominciano ad arrivare i crampi.

Con qualche mia smorfia raggiungiamo Porta Romana e da li rientriamo alla base concludendo la gara addirittura con 20 minuti di anticipo, ma tanto in una gara del genere poco importa.

Ultime citazioni doverose:

- La Friz che scazza in metropolitana con un passeggero infastidito dal suo zaino.

- Un equipaggio, gli stessi del tram di cui sopra,  che non riuscendo a trovare un rider di just eat da fotografare... si ordina una pizza e taglia il traguardo con i cartoni in mano, dei grandi!

- I premi di Remo, selezionati da piccole realtà del milanese.

- Lo street food pugliese che da una piccola ape car riesce a ristorare oltre un centiniao di mufloni in tempi rapidi.

Grazie ancora ReMOO, mi raccomando continua così e non MOOllare
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