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Moo 2018 - Milano Orbital Orienteering

di Gange   —   01 marzo 2018

Nella più fredda domenica della stagione decido di fare squadra con la Friz e Marcello per partecipare al MOO 2018.

MOO sta per Milano Orbital Orienteering, Si tratta di un misto tra orientamento e caccia al tesoro che si svolge in varie parti della città di Milano. Orbital sta a significare che la gara si svolge prevalentemente nelle aree attorno al centro e infatti, oltre al fine agonistico,

vuole essere un modo alternativo di ragionare sui cambiamenti urbanistici della città. non a caso uno dei punti bonus consisteva nel fotografare le nuove bici "free-floating". In questo specifico evento, vista l'estensione dell'area di gioco, è consentito avvalersi dei mezzi pubblici ma non di auto e biciclette.

Per chi non sapesse di cosa si parla, una gara di orienteering non è solo correre, la strategia è fondamentale per poter scegliere i percorsi migliori e magari decidere di sacrificare alcuni obiettivi per non rischiare di arrivare fuori tempo massimo.

Vince chi raggiunge più punti di controllo nel tempo stabilito, non chi arriva primo.

Partecipo sempre volentieri a questo tipo di eventi, inoltre tutti e tre eravamo sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda: partecipiamo per divertirci e si cerca di non arrivare ultimi, insomma KTT Style (o se preferite Brianza Tour Style) Questa gara in particolare mi è piaciuta: da torinese costretto a convivere con la Milano da bere, è stata una bella occasione per viverla in un modo finalmente originale, come dire che una volta tanto il concetto di Milano sempre di corsa era interpretato nel modo giusto.

Le aree di gioco di quest'anno erano: erano... eh no troppo facile! per conoscerle bisognava prima completare una mini gara di orientamento. Partendo da una bocciofila in Viale Padova si finiva a cercare lanterne nel parco Trotter, il primo ippodromo di Milano, poi sanatorio e oggi parco cittadino con scuola primaria multietnica.

Solo in questo modo si poteva ricevere il corposo plico di mappe che comprendevano:

- La zona etnica di Loreto Nord e Caiazzo Sud, ribattezzata dall'organizzatore NOLO SUCA in polemica con le tendenze fighette del rinominare i quartieri alla maniera newyorkese. A proposito: ma sarà buono il rene di maiale saltato esposto nel menu di uno dei tanti ristoranti etnici della zona?

- La Stazione Centrale, divertentissima la mappa multilivello dove erano riportati solo i camminamenti per non vedenti, è incredibile come in un ambiente così vasto il raggio d'azione di un disabile sia ridotto a una striscia larga mezzo metro.

- La zona Piola, non riportata sulla mappa ma derivabile da alcuni indizi

- Il Passante ferroviario di Repubblica con micidiale mappa dove i 3 livelli erano collassati uno sull'altro

- Il nuovo complesso di Porta Garibaldi, posto da ricconi ma avendo presente com'era negli annin 90 lo trovo uno dei luoghi più belli della nuova Milano

- Il nuovissimo quartiere Tre Torri, nato sull'area della ex Fiera Campionaria, un area che era inaccessibile ora completamente ristrutturata anche se, come al solito, con soluzioni abitative solo per super ricchi. Alcuni punti erano dentro il centro commertciale, immaginatevi le facce dei fighetti che facevano shopping a vedere questa gente sudata e vestita da corsa che si aggirava guardandosi attorno.

- La zona di Porta Ticinese

- Infine alcuni punti di controllo nel pieno centro storico ma... la mappa di riferimento era quella della Milano del 1878 (!)... Beh almeno ho capito perché certe zone si chiamano "Bastioni"

Per motivi di tempo noi abbiamo saltato le ultime due zone, davvero troppo per il nostro passo, ma alla fine non è andata male, 23mi su 49 squadre, come al solito si poteva fare qualcosina di più ma fa niente.

Spero di ripetere l'esperienza, sono curioso di scoprire altre parti della città ma anche di vedere quale nuova perversione cartografica si inventeranno gli organizzatori.
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