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Sumatra - Missione Orango — BrianzaTour

17/01/2011 - Sumatra - Missione Orango

Nonno

Un viaggio di: Nonno, GG, Marcello, Friz, Sabri, Andrea Mele, Stefano Nieddu, Alex e Gorana, Max e Silvia.

Altri report sul viaggio a breve a questi link:

KTT  http://www.kayakteamturbigo.it/

Gravita Zero http://gravitazerorider.blogspot.com/


www.m6-sport.com


Altre foto le potete trovare qui:

lo zip con altre mie foto
http://dl.dropbox.com/u/15190967/Sumatra.zip

su faccia da libro


http://it-it.facebook.com/album.php?fbid=10150139072466209&id=786001208&aid=320603

http://www.facebook.com/stefanieddu?ref=ts#!/album.php?id=1575248163&aid=86266

http://www.facebook.com/friends/edit/#!/photos.php?id=1315627216


State sintonizzati presto altre foto e altri report.....



Report


....azzo e’ gia finita! I giorni a Sumatra sono volati via in un baleno e ora si vive di ricordi e aneddoti. Gran bella vacanza!... intensa, emozionante e varia. Ebbene si, vi sarete accorti che sto parlando di vacanza e non di spedizione canoistica era infatti questo il nostro obiettivo... la ricetta prevedeva: visitare un paese che si e’ dimostrato incredibile con l’aggiunta di un po di canoa q.b. (quanto basta). Gran bella miscela, e’ stato favoloso!!!


In pratica abbiamo visitato la regione di Sumatra Nord nella zona di Medan, area molto selvaggia poco battuta dal turismo dove il processo deforestazione a favore delle coltivazioni e’ evidente e inarrestabile ( Sumatra fa il 30% delle esportazioni indonesiane). Qui c’e il grande lago Toba formato nel gigantesco cratere di un vulcano, e’ la terra del etnia dei batak che fino agli inizi del ‘800 praticavano il cannibalismo. I paesaggi sono molto vari, si passa dalle piantagioni alla giugla, dalle valli strette che scendono dai vulcani agli altopiani, dal mare paludoso ai laghi. E’ una terra rigogliosa, piena d’acqua, fauna e flora.....un posto fuori dal comune. Sumatra e’ la sesta isola piu grande al mondo, tutto sommato ancora molto selvaggia, una terra ricca che pulsa di vita dove madre natura si fa sentire spesso.... eruzioni, terremoti, tsunami, inondazioni sono all’ordine del giorno. Spostarsi e’ difficoltoso ma non imposssibile, i sumatresi hanno una stile di vita modesto ma non sono poveri e vivono in pieno tutti i problemi delle societa in via di sviluppo.


In questo contesto la prima avventura e stata organizzare il viaggio, raccogliere informazioni per come muoversi.....dal punto di vista canoistico in particolare modo non si avevano molte informazioni... decidere cosa vedere, contattare, raccogliere informazioni, contrattare per i servizi necessari e’ il bello di questi viaggi.


Di fatto da Medan i primi giorni ci siamo spostati verso nord, abbiamo fatto 2 fiumi e visitato il parco naturale dove abbiamo visto gli oranghi e non solo. Poi ci siamo strafereiti a sud di Medan nella sperduta e incontaminata valle dell’Asahan. Dopo avere assaggiato la velocita delle sue rapide il gruppo si divide....la gran parte si prende un volo interno e va a fare gli ultimi giorni al mare su un isoletta famosa per la barriera corallina e le onde per i surfisti. Il Nonno e GG vanno sul lago Toba a visitare i villaggi batak. Alex e Gorana rimangono sul Asahan con dei canoisti russi.


Vi dico subito che il gruppo ha tenuto e non ha fatto il botto! He he he.... credevate ci fossimo accoltelleti, e’? ....Invece no. Nonostante fossimo tanti, variegati, con esigenze diverse e non ci conoscessimo bene siamo riusciti a godercela. E’ stata una grande esperienza anche da questo punto di vista..... come ben sapete la stanchezza, i contrattempi e lo stare sempre a stretto contatto porta inevitabilmente a tensioni e potenziali scazzi...he he. Ebbene si, niente botte da orbi....


Il gruppo a tenuto anche dal punto di vista organizzativo..... bene o male tutti si davano da fare a caricare, scaricare, prendere decisioni, andare a informarsi, contrattare i prezzi, crecare soluzioni.....bella li!!! Vi assicuro che spostarsi in 11 con 11 canoe fai da te improvvisando strada facendo non e roba da poco. Grandi!!!


Il report giornagliero del viaggio lo lascio a altri io vi racconto un po di curiosita in ordine sparso:


-      Nessun problema a spedire le canoe con Emirates .... grande compagnia molto efficente


-      Cagotto. Man mano che passavano i giorni la soglia di attenzione del gruppo alle norme igieniche calava, assaggiavamo di tutto. Il cagotto ha fatto apparizioni sporadiche e non pesantissime, i piu colpiti sono stati Stefano (e’ stato in ballo piu di 3 giorni) e la Fede (febbre lampo a 39!!).


-      Motto della vacanza: “Non siamo mica in valsesia!!”......dove l’organizzare una discesa e’ un gioco da ragazzi....:-)


-       “Teribbileee!!!” o “Anvedi come sei fraccico!” Queste sono solo alcune delle mitiche escalmazioni effetto della fusione milano-roma avvenuta durante il viaggio. Grandi Max, Silvia e Andrea...... ottima compagnia!


-      Friz, la Fede col suo vocione riesce a farsi sentire piu di GG ed e’ una iena nelle contrattazioni....sempre pronta a contattare qualcuno da spennare...he he he


-       Cibo. Noodles, Nasi Goren, pollo, uova di colazione, per pranzo, come aperitivo e per cena alla fine non ne potevamo piu. Salsine piccanti a manetta e culo che brucia....he he he


-      Bintang la birra locale che sosteneva le nostre serate. Jungle Juice e’ un succo di cocco fermentato..... e’ la sbobba alcolica con cui i locali si devastavano.


-      Il mistero del bagaglio di Mele. Il suo zaino “sparisce” misteriosamente dopo averlo ritirato all’aereoporto di Medan (Sumatra). Rubato? Perso? Bhoo..Di fatto si spara tutta la vacanza con abbigliamento di recupero....Spettacolo! ...Grande Max che lo sostiene.


-      Festone dell’ultimo dell’anno a Dubai in aeropoerto veramente squallido. Quattro fuochi di artificio miseri miseri. Nessun momento di aggregazione, in giro nessuno che festeggiava, gli unici casinisti eravamo noi muniti di cappellini e trombette....alla fine ci siamo infilati a brindare in un Irish Pub


-      Prima notte fuori citta in tenda sul Bingei River. Attrazione della serata un laghetto artificiale in cui c’erano pesci carnivori simil pyranha. Erano voracissimi!!!! Si mangiavano anche le ossa di pollo!


-      Primo fiume Bingei River. Dopo un lungo avvicinamento finalmente in acqua, il fiume passa tra le piantagioni strappate alla foresta. Vegetazione rigogliosa sponde inpenetrabili. Dopo qualche passaggio divertente, il piatto forte e’ trovare in un villaggio centinaia di indonesiani merenderos a fare 200 mt di tubing che ti guardavano come un alieno. Qui il Principe (Marcello) e Mele, playboat muniti, si cimentano nel loop scatenando l’ovazione della gente. Tranne la Sabri tutte le donne a bagno su un passaggio un po nicchiato.


-      Wuampu River. Avvicinamento con uomini e canoe nel cassone di un cammion su uno sterrato nella foresta veramente da urlo. Imbarco in compagnia di un branco di scimmie e Gorana che si dimentica il paraspruzzi....addio discesa. Burbatona!!!! Gola incredibile e terme con acqua bollente sulla sinistra poco dopo la partenza. Spettacolo. Avvistati un serpente e un varano. La parte finale del fiume e’ un piattone allucinate.


-      Orango Day. Giornatona. Entriamo nel parco e dopo un po di numeri per stare in piedi su un sentiro fangosissimo per le piogge della sera prima ( Stefano fa un volo di culo che fa tremare tutta la foresta!), si sta in silenzio (tranne il vocione della Fede! He he ..) ad aspettare l’arrivo degli oranghi stimolati dal segnale dei ranger propagato nella foresta da un sasso battuto violentemente su un legno. L’attesa non dura molto e la in alto gli alberi si muovono. Lentamente alcuni esemplari si avvicinano. Fantastico il loro pelo rossiccio gli conferisce un eleganza straordinaria,  mentre il faccione e l’espressione dolce genera una gran simpatia. Vi ricordo che il parco si occupa di reinserire nel loro ambiente gli oranghi nati in cattivita dandogli da mangiare solo banane e latte. Ben presto i soggetti si stufano e si procurano il cibo da soli nella foresta. In realta oltre agli oranghi arrivano un casino di altre scimmie tra cui anche le particolari scimmie punk! Ma il bello deve ancora arrivare......Ci dilunghiamo nella foresta, qualcuno di noi sta parlando col ranger, un esemplare si avvicina a noi fino a un metro di distanza. Tutti immobili e sorridenti per l’inaspettato evento. Marcello gli allunga la mano lentamente e l’orango (probabilmente suo cugino) la prende e comincia lentamente ma con una forza brutale crescente a tirarlo a se. Vuole mordicchiargli il dito. Ora marcello non sorride piu!!! ...e  con tutto il suo peso cerca di divincolarsi....Sticazzi!!! Interviene il ranger e l’orango fa tre balzi tra noi seminado il panico, ruba lo zaino del ranger vuoto dove teneva le banane. Furbetto il ragazzo!?.....Siamo esaltati!!! La giornata prosegue facendo una passeggiata lungo il fiume che delimita la foresta, vediamo un serpente dalla lingua blu e poi visitiamo una bella grotta piena di pipistrelli....Grande giornata. Anche GG  viene attaccato da una scimmietta, gli si era avvicineto troppo per fotografarla....L’ho scappare a gambe elevate poi inciampa e a momenti si massacra...Ha ha ha


-      9 ore di viaggio su strade in condizioni scarse per raggiungere l’Asahan che se si aggiungono alle 4 del giorno prima sono una bella botta. Arriviamo a pezzi e alloggiamo nel lodge di Mr. Jhon una super topaia da paura. Si dorme per terra tra ragnatele, topi, scarafaggi e pidocchi.....a condire il tutto la puzza di fritto che sale dalla cucina.....niente cesso e acqua corrente.


-      Asahan River – Arrivano i casini in canoa!!! He he he ..... Il fiume e’ impegnativo, nessuno lo conosce e non e’ spezionabile..... Ci sono tre tratti, ma le notizie sono confuse e approssimative. Si sa che i top paddler a livello mondiale, gente del calibro di Antony Yap e Olaf Obsommer l’hanno fatto. Il GZ Team ( Max, Andrea, Marcello) si imbarca per il tratto upper, il piu difficile. Partiti e sono allo sbarco in un baleno con l’arenalina a mille. Grandi!!!..... quel sorriso di Marcello lo conosco bene. Ha ha, capisco che e’ un bel fiumazzo.... Ci imbarchiamo per il tratto medio GG, Stefano, io e Alex ..il fiume rimane allegro qualcuno si fa acchiappare da qualche buchertto, altri seminano qualche eskimo in giro ma nessun problema ...gran bella cavalcata. E siamo al terzo tratto il piu facile in teoria. Si imbarcano tutti. Appena partiti Gorana si fa un filotto di 5 eskimi consecutivi, ha gli occhi sgranati ....e’ intimidita e scende a tronco. La Fede si francabolla a Marcello e semina qualche eskimo in giro pure lei, Silvia e’ incollata a Max. Contrariamente alle aspettetive il fiume alza un pelo il ritmo, Gorana ci capisce sempre meno e la Fede ci spara il primo bel bagnone...sticazzi. Ma il bello deve ancora venire. Il gruppo prosegue alla ricerca di un posto per potere sbarcare ma il fiume alza ancora il tono un bel rapidozzo potente genera 2 bagni contemporanei Fede e Silvia. Il probema e’ che poco piu avanti il fiume sparisce completamente e si vede vapore acqueo. Gran brutto segnale. Mega passaggione da paura!!!! Max con Silvia a nuoto si fermano in tempo. Grande Silvia, sfodera l’asso prendendo l’ultima morta disponibile. Marcello con Fede a nuoto non ce la fanno e imboccano il passaggio!!! ..... vengono fagocitati da un buco cratere paura!!!! Fede da prova di grande acquaticita e ne esce provata ma indenne. Marcello vien frullato, il buco gli strappa via la pala, poi lo sputa fuori, fa l’eskimo con le mani ed e’ a riva. Gli altri impiegano 2 ore e mezza a trasbordare e uscire camminando nella giungla e facendo banchettare tutte le sanguisughe della zona. Ritroviamo le 2 barche ....bilancio finale e di 2 pagaie perse e una gran scarpinata per uscire dal fiume. Il giono dopo il gruppo e’ con le orecchie basse tutti sul tratto intermedio senza le donne. Nonno, Alex e Marcello che proseguono fino al passaggione. Gran bella discesa.


-      Sabri. Scende alla grande tutta la vacanza,  e’ ormai famoso il suo grido di rabbia mentre lotta per uscire da un buco in una delle prime rapide del Asahan. He he ....


-      Alex soffre per non potere scatenare la sua voglia di canoa, il gruppo non glielo consente......Ma e’ solo una questione di tempo ..... qualche giorno dopo arrivano i Russi, trova pane per i suoi denti e si puo scatenare. Si butta con loro nel tratto upper e prosegue giu fino alle gole dopo il passaggione del fattaccio. Diventa il primo italiano ad avere fatto l’Asahan integrale. Grandioso!!! Complimenti. Si sa che coraggio e stoffa non gli mancano.....Rimedia un taglio sul sopracciglio con ematoma ma fa parte del gioco...


-      Il Nonno con GG passano 3 giorni nella Sumatra verace spostandosi da randagi coi mezzi piu assurdi, mangiando alle bancarelle per stada. Riescono a perdersi nella giungla in motorino e rischiano di rimanere senza benzina. Vanno in cima a un vulcano e fanno schiattare la guida che li accompagna. Raggiungono una cascata di 120 mt veramente da urlo.....GG grande compagno di viaggio.


Bhom mi fermo qui, avrei un altra vagonata di aneddoti da raccontare .... magari col tempo ne aggiungo altri....invito gli altri partecipanti mandare i loro commmenti.


Un viaggio di: Nonno, GG, Marcello, Friz, Sabri, Andrea Mele, Stefano Nieddu, Alex e Gorana, Max e Silvia.

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lo zip con altre mie foto
http://dl.dropbox.com/u/15190967/Sumatra.zip

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State sintonizzati presto altre foto e altri report.....



Report


....azzo e’ gia finita! I giorni a Sumatra sono volati via in un baleno e ora si vive di ricordi e aneddoti. Gran bella vacanza!... intensa, emozionante e varia. Ebbene si, vi sarete accorti che sto parlando di vacanza e non di spedizione canoistica era infatti questo il nostro obiettivo... la ricetta prevedeva: visitare un paese che si e’ dimostrato incredibile con l’aggiunta di un po di canoa q.b. (quanto basta). Gran bella miscela, e’ stato favoloso!!!


In pratica abbiamo visitato la regione di Sumatra Nord nella zona di Medan, area molto selvaggia poco battuta dal turismo dove il processo deforestazione a favore delle coltivazioni e’ evidente e inarrestabile ( Sumatra fa il 30% delle esportazioni indonesiane). Qui c’e il grande lago Toba formato nel gigantesco cratere di un vulcano, e’ la terra del etnia dei batak che fino agli inizi del ‘800 praticavano il cannibalismo. I paesaggi sono molto vari, si passa dalle piantagioni alla giugla, dalle valli strette che scendono dai vulcani agli altopiani, dal mare paludoso ai laghi. E’ una terra rigogliosa, piena d’acqua, fauna e flora.....un posto fuori dal comune. Sumatra e’ la sesta isola piu grande al mondo, tutto sommato ancora molto selvaggia, una terra ricca che pulsa di vita dove madre natura si fa sentire spesso.... eruzioni, terremoti, tsunami, inondazioni sono all’ordine del giorno. Spostarsi e’ difficoltoso ma non imposssibile, i sumatresi hanno una stile di vita modesto ma non sono poveri e vivono in pieno tutti i problemi delle societa in via di sviluppo.


In questo contesto la prima avventura e stata organizzare il viaggio, raccogliere informazioni per come muoversi.....dal punto di vista canoistico in particolare modo non si avevano molte informazioni... decidere cosa vedere, contattare, raccogliere informazioni, contrattare per i servizi necessari e’ il bello di questi viaggi.


Di fatto da Medan i primi giorni ci siamo spostati verso nord, abbiamo fatto 2 fiumi e visitato il parco naturale dove abbiamo visto gli oranghi e non solo. Poi ci siamo strafereiti a sud di Medan nella sperduta e incontaminata valle dell’Asahan. Dopo avere assaggiato la velocita delle sue rapide il gruppo si divide....la gran parte si prende un volo interno e va a fare gli ultimi giorni al mare su un isoletta famosa per la barriera corallina e le onde per i surfisti. Il Nonno e GG vanno sul lago Toba a visitare i villaggi batak. Alex e Gorana rimangono sul Asahan con dei canoisti russi.


Vi dico subito che il gruppo ha tenuto e non ha fatto il botto! He he he.... credevate ci fossimo accoltelleti, e’? ....Invece no. Nonostante fossimo tanti, variegati, con esigenze diverse e non ci conoscessimo bene siamo riusciti a godercela. E’ stata una grande esperienza anche da questo punto di vista..... come ben sapete la stanchezza, i contrattempi e lo stare sempre a stretto contatto porta inevitabilmente a tensioni e potenziali scazzi...he he. Ebbene si, niente botte da orbi....


Il gruppo a tenuto anche dal punto di vista organizzativo..... bene o male tutti si davano da fare a caricare, scaricare, prendere decisioni, andare a informarsi, contrattare i prezzi, crecare soluzioni.....bella li!!! Vi assicuro che spostarsi in 11 con 11 canoe fai da te improvvisando strada facendo non e roba da poco. Grandi!!!


Il report giornagliero del viaggio lo lascio a altri io vi racconto un po di curiosita in ordine sparso:


-      Nessun problema a spedire le canoe con Emirates .... grande compagnia molto efficente


-      Cagotto. Man mano che passavano i giorni la soglia di attenzione del gruppo alle norme igieniche calava, assaggiavamo di tutto. Il cagotto ha fatto apparizioni sporadiche e non pesantissime, i piu colpiti sono stati Stefano (e’ stato in ballo piu di 3 giorni) e la Fede (febbre lampo a 39!!).


-      Motto della vacanza: “Non siamo mica in valsesia!!”......dove l’organizzare una discesa e’ un gioco da ragazzi....:-)


-       “Teribbileee!!!” o “Anvedi come sei fraccico!” Queste sono solo alcune delle mitiche escalmazioni effetto della fusione milano-roma avvenuta durante il viaggio. Grandi Max, Silvia e Andrea...... ottima compagnia!


-      Friz, la Fede col suo vocione riesce a farsi sentire piu di GG ed e’ una iena nelle contrattazioni....sempre pronta a contattare qualcuno da spennare...he he he


-       Cibo. Noodles, Nasi Goren, pollo, uova di colazione, per pranzo, come aperitivo e per cena alla fine non ne potevamo piu. Salsine piccanti a manetta e culo che brucia....he he he


-      Bintang la birra locale che sosteneva le nostre serate. Jungle Juice e’ un succo di cocco fermentato..... e’ la sbobba alcolica con cui i locali si devastavano.


-      Il mistero del bagaglio di Mele. Il suo zaino “sparisce” misteriosamente dopo averlo ritirato all’aereoporto di Medan (Sumatra). Rubato? Perso? Bhoo..Di fatto si spara tutta la vacanza con abbigliamento di recupero....Spettacolo! ...Grande Max che lo sostiene.


-      Festone dell’ultimo dell’anno a Dubai in aeropoerto veramente squallido. Quattro fuochi di artificio miseri miseri. Nessun momento di aggregazione, in giro nessuno che festeggiava, gli unici casinisti eravamo noi muniti di cappellini e trombette....alla fine ci siamo infilati a brindare in un Irish Pub


-      Prima notte fuori citta in tenda sul Bingei River. Attrazione della serata un laghetto artificiale in cui c’erano pesci carnivori simil pyranha. Erano voracissimi!!!! Si mangiavano anche le ossa di pollo!


-      Primo fiume Bingei River. Dopo un lungo avvicinamento finalmente in acqua, il fiume passa tra le piantagioni strappate alla foresta. Vegetazione rigogliosa sponde inpenetrabili. Dopo qualche passaggio divertente, il piatto forte e’ trovare in un villaggio centinaia di indonesiani merenderos a fare 200 mt di tubing che ti guardavano come un alieno. Qui il Principe (Marcello) e Mele, playboat muniti, si cimentano nel loop scatenando l’ovazione della gente. Tranne la Sabri tutte le donne a bagno su un passaggio un po nicchiato.


-      Wuampu River. Avvicinamento con uomini e canoe nel cassone di un cammion su uno sterrato nella foresta veramente da urlo. Imbarco in compagnia di un branco di scimmie e Gorana che si dimentica il paraspruzzi....addio discesa. Burbatona!!!! Gola incredibile e terme con acqua bollente sulla sinistra poco dopo la partenza. Spettacolo. Avvistati un serpente e un varano. La parte finale del fiume e’ un piattone allucinate.


-      Orango Day. Giornatona. Entriamo nel parco e dopo un po di numeri per stare in piedi su un sentiro fangosissimo per le piogge della sera prima ( Stefano fa un volo di culo che fa tremare tutta la foresta!), si sta in silenzio (tranne il vocione della Fede! He he ..) ad aspettare l’arrivo degli oranghi stimolati dal segnale dei ranger propagato nella foresta da un sasso battuto violentemente su un legno. L’attesa non dura molto e la in alto gli alberi si muovono. Lentamente alcuni esemplari si avvicinano. Fantastico il loro pelo rossiccio gli conferisce un eleganza straordinaria,  mentre il faccione e l’espressione dolce genera una gran simpatia. Vi ricordo che il parco si occupa di reinserire nel loro ambiente gli oranghi nati in cattivita dandogli da mangiare solo banane e latte. Ben presto i soggetti si stufano e si procurano il cibo da soli nella foresta. In realta oltre agli oranghi arrivano un casino di altre scimmie tra cui anche le particolari scimmie punk! Ma il bello deve ancora arrivare......Ci dilunghiamo nella foresta, qualcuno di noi sta parlando col ranger, un esemplare si avvicina a noi fino a un metro di distanza. Tutti immobili e sorridenti per l’inaspettato evento. Marcello gli allunga la mano lentamente e l’orango (probabilmente suo cugino) la prende e comincia lentamente ma con una forza brutale crescente a tirarlo a se. Vuole mordicchiargli il dito. Ora marcello non sorride piu!!! ...e  con tutto il suo peso cerca di divincolarsi....Sticazzi!!! Interviene il ranger e l’orango fa tre balzi tra noi seminado il panico, ruba lo zaino del ranger vuoto dove teneva le banane. Furbetto il ragazzo!?.....Siamo esaltati!!! La giornata prosegue facendo una passeggiata lungo il fiume che delimita la foresta, vediamo un serpente dalla lingua blu e poi visitiamo una bella grotta piena di pipistrelli....Grande giornata. Anche GG  viene attaccato da una scimmietta, gli si era avvicineto troppo per fotografarla....L’ho scappare a gambe elevate poi inciampa e a momenti si massacra...Ha ha ha


-      9 ore di viaggio su strade in condizioni scarse per raggiungere l’Asahan che se si aggiungono alle 4 del giorno prima sono una bella botta. Arriviamo a pezzi e alloggiamo nel lodge di Mr. Jhon una super topaia da paura. Si dorme per terra tra ragnatele, topi, scarafaggi e pidocchi.....a condire il tutto la puzza di fritto che sale dalla cucina.....niente cesso e acqua corrente.


-      Asahan River – Arrivano i casini in canoa!!! He he he ..... Il fiume e’ impegnativo, nessuno lo conosce e non e’ spezionabile..... Ci sono tre tratti, ma le notizie sono confuse e approssimative. Si sa che i top paddler a livello mondiale, gente del calibro di Antony Yap e Olaf Obsommer l’hanno fatto. Il GZ Team ( Max, Andrea, Marcello) si imbarca per il tratto upper, il piu difficile. Partiti e sono allo sbarco in un baleno con l’arenalina a mille. Grandi!!!..... quel sorriso di Marcello lo conosco bene. Ha ha, capisco che e’ un bel fiumazzo.... Ci imbarchiamo per il tratto medio GG, Stefano, io e Alex ..il fiume rimane allegro qualcuno si fa acchiappare da qualche buchertto, altri seminano qualche eskimo in giro ma nessun problema ...gran bella cavalcata. E siamo al terzo tratto il piu facile in teoria. Si imbarcano tutti. Appena partiti Gorana si fa un filotto di 5 eskimi consecutivi, ha gli occhi sgranati ....e’ intimidita e scende a tronco. La Fede si francabolla a Marcello e semina qualche eskimo in giro pure lei, Silvia e’ incollata a Max. Contrariamente alle aspettetive il fiume alza un pelo il ritmo, Gorana ci capisce sempre meno e la Fede ci spara il primo bel bagnone...sticazzi. Ma il bello deve ancora venire. Il gruppo prosegue alla ricerca di un posto per potere sbarcare ma il fiume alza ancora il tono un bel rapidozzo potente genera 2 bagni contemporanei Fede e Silvia. Il probema e’ che poco piu avanti il fiume sparisce completamente e si vede vapore acqueo. Gran brutto segnale. Mega passaggione da paura!!!! Max con Silvia a nuoto si fermano in tempo. Grande Silvia, sfodera l’asso prendendo l’ultima morta disponibile. Marcello con Fede a nuoto non ce la fanno e imboccano il passaggio!!! ..... vengono fagocitati da un buco cratere paura!!!! Fede da prova di grande acquaticita e ne esce provata ma indenne. Marcello vien frullato, il buco gli strappa via la pala, poi lo sputa fuori, fa l’eskimo con le mani ed e’ a riva. Gli altri impiegano 2 ore e mezza a trasbordare e uscire camminando nella giungla e facendo banchettare tutte le sanguisughe della zona. Ritroviamo le 2 barche ....bilancio finale e di 2 pagaie perse e una gran scarpinata per uscire dal fiume. Il giono dopo il gruppo e’ con le orecchie basse tutti sul tratto intermedio senza le donne. Nonno, Alex e Marcello che proseguono fino al passaggione. Gran bella discesa.


-      Sabri. Scende alla grande tutta la vacanza,  e’ ormai famoso il suo grido di rabbia mentre lotta per uscire da un buco in una delle prime rapide del Asahan. He he ....


-      Alex soffre per non potere scatenare la sua voglia di canoa, il gruppo non glielo consente......Ma e’ solo una questione di tempo ..... qualche giorno dopo arrivano i Russi, trova pane per i suoi denti e si puo scatenare. Si butta con loro nel tratto upper e prosegue giu fino alle gole dopo il passaggione del fattaccio. Diventa il primo italiano ad avere fatto l’Asahan integrale. Grandioso!!! Complimenti. Si sa che coraggio e stoffa non gli mancano.....Rimedia un taglio sul sopracciglio con ematoma ma fa parte del gioco...


-      Il Nonno con GG passano 3 giorni nella Sumatra verace spostandosi da randagi coi mezzi piu assurdi, mangiando alle bancarelle per stada. Riescono a perdersi nella giungla in motorino e rischiano di rimanere senza benzina. Vanno in cima a un vulcano e fanno schiattare la guida che li accompagna. Raggiungono una cascata di 120 mt veramente da urlo.....GG grande compagno di viaggio.


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