Fred
Chi l'ha detto che il canoista migliore è quello che si diverte di più?
Il migliore è quello che sa soffrire, pagaiare sul piatto per 185 km con pochissima corrente e con gli ultimi km
contro vento o peggio ancora di traverso.
Scherzi a parte, visto gli impegni di lavoro pre pasquali, i livelli scarsi in Corsica e le previsioni metto incerte, decido di aggregarmi a Diego & C per il loro progetto di scendere il Po da Mantova fino alla foce.
Siamo in 8 e nomino con una Ola gli 8 eroi
• Marco Merini
• Paolo Pizzo
• Beppe Caramella
• Riccardo Fiocchini
• Daniele Tira
• Leonardo Tira
• Diego Zanga
• Frederik Beccaro
Francesca la fidanzata di Fiocco si offre per venirci a prendere martedì alla foce, circa 200 km a valle dell'imbarco. Userà il furgone di Diego dove comodamente ci stanno 8 persone e 6 canoe, per questo motivo optiamo per una discesa con 4 canoe da mare singole e 2 doppie.
Scegliamo Borgoforte, in provincia di Mantova per l'imbarco, i fratelli Tira ci raggiungono all'imbarco accompagnati da Pierre.
Tra una cosa e l'altra ci imbarchiamo verso le 18,30 e percorriamo 9 km e ci accampiamo circa un km a valle del ponte sulla A22. L'eco lontano delle auto in sottofondo ci ricorda che siamo nella natura ma a due passi dalla civiltà industrializzata.
Accendiamo il fuoco e tiro fuori le buste con il cibo liofilizzato che avevo ancora dal Perù e ci sfamiamo tutti decentemente. Non abbiamo ne vino ne superalcolici quindi ci dobbiamo accontentare delle cazzate sparate a turno.
Al mattino successivo ci reimbarchiamo e percorriamo una trentina di km aiutati un po dalla corrente. Da centro fiume l'acqua sembra ferma così come la nostra velocità. All'approssimarsi di un punto fisso quale ponte o boa si nota invece che la velocità è notevole, intorno ai 10 km ora.
Intorno alle 13,30 arriviamo a Revere troviamo aperta la trattoria Lido che ci sfama alla grande. Sosta abbondante nei tempi e verso le 15,30 ci reimbarchiamo. Essendo sabato decidiamo di fermarci a fare la spesa 10 km più a valle. Raggiungiamo Sermide e dei canoisti locali si offrono di portarci al vicino supermercato e ci consigliano il ristorante la Rocca 10-12 km più a valle.
Il ristorante non è niente male, ma arriviamo con il buio e sbagliamo la zona per il campeggio in quanto confondiamo un fondo di limo semi-essiccato per una spiaggia di sabbia di po.
La cena a base di carne irlandese è veramente ottima. Pizzo e Diego optano per dormire nella foresteria del locale.
La mattina di Pasqua percorriamo una dozzina di km e ci fermiamo nel borgo di Stienta per la solita merenda di mezza mattinata, ci fermeremo poi più tardi su una bellissima spiaggia qualche km più a valle della A13 e verso le 18,30 ci accampiamo su una bella spiaggia, dove accendiamo un bel fuoco e ci accontentiamo del bel risotto in buste di Marco.
La mattinata di Pasquetta ripartiamo a Mazzorno lasciamo i Tira's brothers che devono rientrare per esigenze lavorative. Prenderanno un treno da Adria, mentre noi sei continueremo su altrettante canoe di cui 2 doppie.
Fortunatamente la velocità della canoa doppia portata da una sola persona sostanzialmente si mantiene simile al resto del gruppo.
Raggiungiamo poco prima delle 20 Porto Tolle dove troviamo un'ottima trattoria per l'ultima serata.
Alla mattina percorriamo gli ultimi 23 km fino alla foce, decidendo di percorrere il ramo che porta a Barrciata, nuovissimo porto turistico alla foce sud del Po.
Li abbiamo due sante donne che partendo la mattina all'alba dalla Valle d'Aosta si sono sciroppate oltre 600 km per venirci a prendere.
Carichiamo tutto sul transporter di Diego e dopo aver recuperato le auto a Borgoforte, raggiungiamo l'Eurotank poco dopo le 21.
Grazie alla bella compagnia è stata una bella esperienza e come dice Diego ".. il primo fiume italiano merita comunque di essere conosciuto da chi è canoista... a prescindere."
Chi l'ha detto che il canoista migliore è quello che si diverte di più?
Il migliore è quello che sa soffrire, pagaiare sul piatto per 185 km con pochissima corrente e con gli ultimi km
contro vento o peggio ancora di traverso.
Scherzi a parte, visto gli impegni di lavoro pre pasquali, i livelli scarsi in Corsica e le previsioni metto incerte, decido di aggregarmi a Diego & C per il loro progetto di scendere il Po da Mantova fino alla foce.
Siamo in 8 e nomino con una Ola gli 8 eroi
• Marco Merini
• Paolo Pizzo
• Beppe Caramella
• Riccardo Fiocchini
• Daniele Tira
• Leonardo Tira
• Diego Zanga
• Frederik Beccaro
Francesca la fidanzata di Fiocco si offre per venirci a prendere martedì alla foce, circa 200 km a valle dell'imbarco. Userà il furgone di Diego dove comodamente ci stanno 8 persone e 6 canoe, per questo motivo optiamo per una discesa con 4 canoe da mare singole e 2 doppie.
Scegliamo Borgoforte, in provincia di Mantova per l'imbarco, i fratelli Tira ci raggiungono all'imbarco accompagnati da Pierre.
Tra una cosa e l'altra ci imbarchiamo verso le 18,30 e percorriamo 9 km e ci accampiamo circa un km a valle del ponte sulla A22. L'eco lontano delle auto in sottofondo ci ricorda che siamo nella natura ma a due passi dalla civiltà industrializzata.
Accendiamo il fuoco e tiro fuori le buste con il cibo liofilizzato che avevo ancora dal Perù e ci sfamiamo tutti decentemente. Non abbiamo ne vino ne superalcolici quindi ci dobbiamo accontentare delle cazzate sparate a turno.
Al mattino successivo ci reimbarchiamo e percorriamo una trentina di km aiutati un po dalla corrente. Da centro fiume l'acqua sembra ferma così come la nostra velocità. All'approssimarsi di un punto fisso quale ponte o boa si nota invece che la velocità è notevole, intorno ai 10 km ora.
Intorno alle 13,30 arriviamo a Revere troviamo aperta la trattoria Lido che ci sfama alla grande. Sosta abbondante nei tempi e verso le 15,30 ci reimbarchiamo. Essendo sabato decidiamo di fermarci a fare la spesa 10 km più a valle. Raggiungiamo Sermide e dei canoisti locali si offrono di portarci al vicino supermercato e ci consigliano il ristorante la Rocca 10-12 km più a valle.
Il ristorante non è niente male, ma arriviamo con il buio e sbagliamo la zona per il campeggio in quanto confondiamo un fondo di limo semi-essiccato per una spiaggia di sabbia di po.
La cena a base di carne irlandese è veramente ottima. Pizzo e Diego optano per dormire nella foresteria del locale.
La mattina di Pasqua percorriamo una dozzina di km e ci fermiamo nel borgo di Stienta per la solita merenda di mezza mattinata, ci fermeremo poi più tardi su una bellissima spiaggia qualche km più a valle della A13 e verso le 18,30 ci accampiamo su una bella spiaggia, dove accendiamo un bel fuoco e ci accontentiamo del bel risotto in buste di Marco.
La mattinata di Pasquetta ripartiamo a Mazzorno lasciamo i Tira's brothers che devono rientrare per esigenze lavorative. Prenderanno un treno da Adria, mentre noi sei continueremo su altrettante canoe di cui 2 doppie.
Fortunatamente la velocità della canoa doppia portata da una sola persona sostanzialmente si mantiene simile al resto del gruppo.
Raggiungiamo poco prima delle 20 Porto Tolle dove troviamo un'ottima trattoria per l'ultima serata.
Alla mattina percorriamo gli ultimi 23 km fino alla foce, decidendo di percorrere il ramo che porta a Barrciata, nuovissimo porto turistico alla foce sud del Po.
Li abbiamo due sante donne che partendo la mattina all'alba dalla Valle d'Aosta si sono sciroppate oltre 600 km per venirci a prendere.
Carichiamo tutto sul transporter di Diego e dopo aver recuperato le auto a Borgoforte, raggiungiamo l'Eurotank poco dopo le 21.
Grazie alla bella compagnia è stata una bella esperienza e come dice Diego ".. il primo fiume italiano merita comunque di essere conosciuto da chi è canoista... a prescindere."