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Vis e Mljet in kayak — BrianzaTour
09/09/2010 - Vis e Mljet in kayak |
Stefano CCN
Ci risiamo! Eccoci un’altra estate a fare gli zingari di mare, con le canoe cariche di viveri, tende, sacchi a pelo e altre masserizie varie, a vagare tra spiagge e scogliere tra le isole dell’Adriatico.
La meta quest’anno erano le isole di Lissa (Vis) e Meleda (Mljet), nella parte più meridionale della Dalmazia.
A dire il vero la mia proposta originale era solo Mljet. Poi mio figlio Eric ha fatto un controllo minuzioso delle coste su Google Earth, ed ha obiettato che secondo lui Vis era molto molto più bella. Nessun problema: facciamole tutte e due! Ve la sentite?
Evidentemente le sfide stimolano i miei figli, e così la proposta è stata accolta.
Come 4 anni fa, ci siamo appoggiati ad Ozone per il noleggio dell’attrezzatura: kayak da mare biposto SOT con ampia capacità di carico, pagaie, sacche stagne da 80 litri. Forse qualche purista del K mare avrebbe optato per canoe diverse, ma devo dire che queste SOT, seppur lente, sono davvero ottime per caricare la grande massa di bagagli necessaria a 4 persone per 15 giorni. Inoltre il gavone stagno è stato trasformato per l’occasione in cantina dei vini, e così alla sera non sono mai mancati Nebbiolo e Cabernet.
Veniamo alla descrizione delle isole:
LISSA (Vis)
Un isolotto nel bel mezzo dell’Adriatico, fino a pochi anni fa off limits per i turisti: nella Yugoslavia di Tito, infatti, l’isola era sede di una base militare sommergibilistica. Con la caduta della Yugoslavia il nuovo governo Croato ha smantellato la base ed aperto l’isola al turismo.
L’isola è straordinariamente “addomesticata”, molto diversa dalla maggior parte delle isole della Dalmazia che finora ho visitato. L’interno è un susseguirsi di vigneti ed oliveti, sulle coste vi sono casette in quasi tutte le baie. Il che, per chi è a caccia di natura selvaggia come il sottoscritto, non è propriamente un pregio, ma nonostante ciò l’isola ci è piaciuta molto.
L’acqua è sempre di una limpidezza mozzafiato, le spiaggette sono spesso incantevoli, e vi sono un paio di grotte marine che meritano una visita.
Un grosso problema logistico, per chi fa trekking nautico, è la totale assenza di campeggi, ed il campeggio libero è vietato su tutta l’isola. Questo, aggiunto al fatto che quasi tutte le spiagge sono presidiate da casette, non rende certo agevole bivaccare sulla spiaggia. Ad ogni modo vi siamo riusciti egregiamente. Quando siamo stati costretti a dormire su una spiaggia “abitata”, abbiamo prima chiesto il permesso ai residenti, tanto per evitare noie con le autorità locali, e non ci sono stati problemi.
Ecco le info principali per chi volesse andarci:
- Raggiungere l’isola: il traghetto parte da Spalato (Split). Vi sono 3 traghetti al giorno.
- Lunghezza del periplo: Km 60 circa
- Giorni impiegati: 4
Spiagge ed insenature dove sostare a dormire: baia Smokova Velika, Toleska, Bariaska
Posti imperdibili: baia di Stiniva, spiaggia dell’isolotto di Budikovac, la grotta verde sull’isolotto di Rukavac, la base sommergibilistica nella baia di Parja, la grotta blu sull’isola di Bisevo (noi non ci siamo potuti andare, la traversata richiede condizioni meteo assolutamente stabili).
Link per mappa: http://mappery.com/map-of/Vis-Island-Map
MELEDA (Mljiet)
La più meridionale delle grandi isole Dalmate, è circondata da leggende e storie antiche. Innanzitutto qui, secondo Omero, approdò Ulisse nel suo peregrinare nel Mediterraneo. Secondo l’Odissea il Re di Itaca naufragò su un isolotto chiamato Ogigia, e a nuoto raggiunse la costa. Nella scogliera compatta l’unico modo per salvarsi la vita fu quello di infilarsi a nuoto in una grotta, che era aperta verso la terraferma. In questa stessa grotta incontrò la ninfa Calipso, che lo trattenne sull’isola per 7 anni (ma pare che Ulisse ne apprezzasse la compagnia).
Ora, su Meleda esiste una grotta che corrisponde perfettamente alla descrizione. Si apre su una scogliera compatta, all’interno è aperta verso la terraferma e consente l’approdo, ed inoltre davanti ad essa si trova un isolotto che in lingua croata si chiama Ogirat. Tutto corrisponde in modo perfetto per sostenere ed alimentare la leggenda. Vi ho atteso la ninfa Calipso per tutto il pomeriggio, ma niente, lei non si è fatta viva.
Oltre alla grotta di Ulisse, è imperdibile il capo occidentale, ora Parco nazionale, con i suoi laghi salati ed il monastero sull’isolotto (un isolotto che si trova in un lago che a sua volta si trova in un’isola …. Posto ideale per un monastero), ed anche il capo orientale, con le sue magnifiche spiagge di sabbia.
Su Meleda vi sono 3 campeggi: uno al centro dell’isola, gli altri vicini alla costa, anche se non direttamente sul mare, utilissimi come appoggio durante il nostro trekking.
Nell’area del parco nazionale è invece vietata ogni forma di campeggio (e la zona è molto pattugliata).
Inoltre devo segnalare il fatto che le spiagge e gli approdi a Meleda sono pochissimi. Ci è capitato di passare giornate intere senza incontrarne, dovendo a volte approdare sulla scogliera (ed una notte persino dormirvi).
Info utili:
- Raggiungere l’isola: il traghetto parte da Prapatno, sulla penisola di Peliesac, e arriva sull’isola a Sobra. Vi sono traghetti ogni circa 2 – 3 ore.
- Lunghezza del periplo: Km 110 circa (compreso il giro nei laghi salati all’interno)
- Giorni impiegati: 6
Campeggi: a Kozarica (gestito da una famiglia gentilissima, che ci ha assistito entusiasticamente nel fornirci informazioni per organizzare il viaggio) e a Ropa.
Spiagge ed insenature dove sostare: allo sbocco in mare dei laghi salati (vietato il campeggio), spiaggia di Blace, baia Sutmiholjska, Maharac.
Posti imperdibili: i laghi salati nella parte occidentale, la grotta di Ulisse a metà della costa meridionale, la spiaggia di Blace all’estremità orientale.
Ci risiamo! Eccoci un’altra estate a fare gli zingari di mare, con le canoe cariche di viveri, tende, sacchi a pelo e altre masserizie varie, a vagare tra spiagge e scogliere tra le isole dell’Adriatico.
La meta quest’anno erano le isole di Lissa (Vis) e Meleda (Mljet), nella parte più meridionale della Dalmazia.
A dire il vero la mia proposta originale era solo Mljet. Poi mio figlio Eric ha fatto un controllo minuzioso delle coste su Google Earth, ed ha obiettato che secondo lui Vis era molto molto più bella. Nessun problema: facciamole tutte e due! Ve la sentite?
Evidentemente le sfide stimolano i miei figli, e così la proposta è stata accolta.
Come 4 anni fa, ci siamo appoggiati ad Ozone per il noleggio dell’attrezzatura: kayak da mare biposto SOT con ampia capacità di carico, pagaie, sacche stagne da 80 litri. Forse qualche purista del K mare avrebbe optato per canoe diverse, ma devo dire che queste SOT, seppur lente, sono davvero ottime per caricare la grande massa di bagagli necessaria a 4 persone per 15 giorni. Inoltre il gavone stagno è stato trasformato per l’occasione in cantina dei vini, e così alla sera non sono mai mancati Nebbiolo e Cabernet.
Veniamo alla descrizione delle isole:
LISSA (Vis)
Un isolotto nel bel mezzo dell’Adriatico, fino a pochi anni fa off limits per i turisti: nella Yugoslavia di Tito, infatti, l’isola era sede di una base militare sommergibilistica. Con la caduta della Yugoslavia il nuovo governo Croato ha smantellato la base ed aperto l’isola al turismo.
L’isola è straordinariamente “addomesticata”, molto diversa dalla maggior parte delle isole della Dalmazia che finora ho visitato. L’interno è un susseguirsi di vigneti ed oliveti, sulle coste vi sono casette in quasi tutte le baie. Il che, per chi è a caccia di natura selvaggia come il sottoscritto, non è propriamente un pregio, ma nonostante ciò l’isola ci è piaciuta molto.
L’acqua è sempre di una limpidezza mozzafiato, le spiaggette sono spesso incantevoli, e vi sono un paio di grotte marine che meritano una visita.
Un grosso problema logistico, per chi fa trekking nautico, è la totale assenza di campeggi, ed il campeggio libero è vietato su tutta l’isola. Questo, aggiunto al fatto che quasi tutte le spiagge sono presidiate da casette, non rende certo agevole bivaccare sulla spiaggia. Ad ogni modo vi siamo riusciti egregiamente. Quando siamo stati costretti a dormire su una spiaggia “abitata”, abbiamo prima chiesto il permesso ai residenti, tanto per evitare noie con le autorità locali, e non ci sono stati problemi.
Ecco le info principali per chi volesse andarci:
- Raggiungere l’isola: il traghetto parte da Spalato (Split). Vi sono 3 traghetti al giorno.
- Lunghezza del periplo: Km 60 circa
- Giorni impiegati: 4
Spiagge ed insenature dove sostare a dormire: baia Smokova Velika, Toleska, Bariaska
Posti imperdibili: baia di Stiniva, spiaggia dell’isolotto di Budikovac, la grotta verde sull’isolotto di Rukavac, la base sommergibilistica nella baia di Parja, la grotta blu sull’isola di Bisevo (noi non ci siamo potuti andare, la traversata richiede condizioni meteo assolutamente stabili).
Link per mappa: http://mappery.com/map-of/Vis-Island-Map
MELEDA (Mljiet)
La più meridionale delle grandi isole Dalmate, è circondata da leggende e storie antiche. Innanzitutto qui, secondo Omero, approdò Ulisse nel suo peregrinare nel Mediterraneo. Secondo l’Odissea il Re di Itaca naufragò su un isolotto chiamato Ogigia, e a nuoto raggiunse la costa. Nella scogliera compatta l’unico modo per salvarsi la vita fu quello di infilarsi a nuoto in una grotta, che era aperta verso la terraferma. In questa stessa grotta incontrò la ninfa Calipso, che lo trattenne sull’isola per 7 anni (ma pare che Ulisse ne apprezzasse la compagnia).
Ora, su Meleda esiste una grotta che corrisponde perfettamente alla descrizione. Si apre su una scogliera compatta, all’interno è aperta verso la terraferma e consente l’approdo, ed inoltre davanti ad essa si trova un isolotto che in lingua croata si chiama Ogirat. Tutto corrisponde in modo perfetto per sostenere ed alimentare la leggenda. Vi ho atteso la ninfa Calipso per tutto il pomeriggio, ma niente, lei non si è fatta viva.
Oltre alla grotta di Ulisse, è imperdibile il capo occidentale, ora Parco nazionale, con i suoi laghi salati ed il monastero sull’isolotto (un isolotto che si trova in un lago che a sua volta si trova in un’isola …. Posto ideale per un monastero), ed anche il capo orientale, con le sue magnifiche spiagge di sabbia.
Su Meleda vi sono 3 campeggi: uno al centro dell’isola, gli altri vicini alla costa, anche se non direttamente sul mare, utilissimi come appoggio durante il nostro trekking.
Nell’area del parco nazionale è invece vietata ogni forma di campeggio (e la zona è molto pattugliata).
Inoltre devo segnalare il fatto che le spiagge e gli approdi a Meleda sono pochissimi. Ci è capitato di passare giornate intere senza incontrarne, dovendo a volte approdare sulla scogliera (ed una notte persino dormirvi).
Info utili:
- Raggiungere l’isola: il traghetto parte da Prapatno, sulla penisola di Peliesac, e arriva sull’isola a Sobra. Vi sono traghetti ogni circa 2 – 3 ore.
- Lunghezza del periplo: Km 110 circa (compreso il giro nei laghi salati all’interno)
- Giorni impiegati: 6
Campeggi: a Kozarica (gestito da una famiglia gentilissima, che ci ha assistito entusiasticamente nel fornirci informazioni per organizzare il viaggio) e a Ropa.
Spiagge ed insenature dove sostare: allo sbocco in mare dei laghi salati (vietato il campeggio), spiaggia di Blace, baia Sutmiholjska, Maharac.
Posti imperdibili: i laghi salati nella parte occidentale, la grotta di Ulisse a metà della costa meridionale, la spiaggia di Blace all’estremità orientale.
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